aprile 01, 2011

Big Sexy Noise

 31-03-2011. Magnolia, Segrate - Milano

Se Eva fosse esistita, con ogni probabiltà sarebbe stata Lydia Lunch. Il demone tentatore dopo 35 anni di agonie, isterie, litanie, angosce, nevrosi, psicosi, alienazione è ancora sulla scena ed ogni sua esibizione proietta dai suoi occhi spiritati il messaggio "Lasciate ogni speranza voi che entrate". Ma l'inferno dantesco non è una metafora coercitiva frutto della morale cristiana; la Lunch l'inferno, quello reale quello che si vive ogni giorno, lo conosce perfettamente e sa riprodurlo durante i live. Sono passati 35 anni quando in una New York gravida di tensioni e creatività una 17enne Lydia Lunch infervorava coi suoi Teenage Jesus and the Jerks tra le strade metropolitane. Con gli allora compagni di sbronze James Chance ed i suoi Contorsion, Arto Linsday e i suoi DNA e i Mars impressionano il "non musicista" Eno convogliando in un album le loro atrocità. E verrebbe da dire "grazie ragazzi". E' il '79 quando viene dato alla luce uno dei dischi più importanti della storia della musica, quel No New York destinato (e qui di retorica ve ne è davvero poca) a diventare il seme germinale da cui nasce un universo parallelo di musica, cinema, spettacoli ma anche e soprattutto un diverso modo di approcciarsi alla realtà. La Lunch figlia illegittima del power flower incarna l'emblema dell'adolescente malsanamente cresciuta troppo in fretta, vomitata e non partorita sui marciapiedi nauseanti di piscio. Ma oggi, nel 2011 a New York è rimasto il solo James Chance (in queste settimane anche lui in Italia col suo nuovo progetto "The Fix Is In"), Arto Linsday vive a Bruxelles, e la nostra ex lolita-prostituta-intellettuale si è stabilita da diversi anni a Barcellona.  La movida ed il sole spagnolo non hanno intaccato il suo animo corvino, crepuscolare; al massimo le hanno fatto mettere su qualche chiletto, e vi assicuro che così diventa una presenza ancor più disturbante, destabilizzante, terrificante. Il nuovo progetto Big Sexy Noise oltre che della Lunch si avvale delle performance di altri mostri sacri della musica: quei Gallon Drunk (James Johnston alla chitarra, Ian White alla batteria e Terry Edwards, organo e sax) che assieme a Jon Spencer e Gun Club hanno saputo con ardire e intelligenza diluire il punk col blues, o viceversa. Big Sexy Noise come dicevamo, sono attivi da un paio d'anni e fortunatamente toccano spesso la nostra penisiola. Le musiche sono in bilico tra un blues corrosivo ed uno stoner sobbalzante (nel senso che a tratti il suono ti solleva letteralmente dal pavimento), e le performance atonali di Edwards aggiungono quella componente di free jazz che per un'istante ci fa tornare a respirare le atmospere distopiche della New York del '79. La Lunch ormai è una splendida Milf 52enne che riesce in modo sempre nuovo ad inscenare la depravazione amorale che l'ha accompagnata per tutta la sua esistenza. Simula blow job, orgasmi litanici e non manca di schernire il pubblico maschile, soprattutto ridicolizzando il loro oggetto sessuale rappresentato dal pene. Provoca continuamente il pubblico, bagna costantemente le labbra col whiskie. La signora è una calamita che attira su di sè la totale attenzione del pubblico e non c'è figa che non sia bagnata e non c'è cazzo che non sia eretto. La voce della Lunch è spettrale e turpe di un'angoscia raccapricciante manifesto di una una vita confusa, abusata, annichilita. La sua morbosa ossessione verso la provocazione e la sperimentazione ha portato la Lunch a districarsi tra diverse forme espressive non sempre all'altezza del personaggio. Ma di sicuro il progetto Big Sexy Noise è da considerarsi espressione matura di un percorso artistico districato, violento che lascia sempre vibrazioni tra le pareti cerebrali. E alla fine, se pur leggermente interdetti, si torna a casa felici.

1 commento:

  1. Su soluzionisemplici.net c'è un'intervista a sto pezzo di fregna maledetta...

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